I commercialisti guardano al futuro
Dall’8 al 10 novembre a Roma il congresso unitario
(Italia Oggi, 1 novembre 2006)

Programma del Congresso

Riforma delle professioni intellettuali, fisco, ripresa economica: sono i temi al centro del congresso unitario di ragionieri e dottori commercialisti, in programma a Roma dall’8 al 10 novembre presso l’Auditorium Parco della musica. Si tratta della prima grande iniziativa comune organizzata dalle due professioni in vista della nascita dell’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, nel quale i quasi centomila iscritti alle due categorie confluiranno a partire dal 1 gennaio 2008.

Il titolo scelto per l’assise, “Insieme per lo sviluppo”, vuole sottolineare la rilevanza della nascita di una casa comune per tutti i professionisti economici italiani, frutto dell’unica vera riforma strutturale del settore delle libere professioni realizzata in questi anni, e vuole anche richiamare l’attenzione della classe politica e dell’opinione pubblica sull’importante contributo di esperienze e idee che questi professionisti sono in grado di fornire per la ripresa dell’economia nazionale. Ai tre focus groups in programma prenderanno parte (vedi programma sotto) importanti esponenti del Governo, del mondo politico, sindacale e imprenditoriale, oltre, ovviamente, ai rappresentanti dei due Consigli nazionali.

Il Congresso cade in un momento particolarmente delicato per il futuro del sistema ordinistico. In vista della presentazione del disegno di legge di riforma, annunciato dal ministro della Giustizia Clemente Mastella, ragionieri e dottori commercialisti avranno modo di ribadire la loro posizione sulla materia. Ossia: sì ad una riforma moderna e coraggiosa del settore, basata su un assetto duale Ordini-Associazioni, a patto che essa non preveda alcuna forma di equiparazione tout-court tra queste due differenti realtà. Se quest’ultima ipotesi dovesse trovare conferma, i due Consigli nazionali vi si opporranno strenuamente, come hanno a più riprese annunciato. Altro tema caldo di questi mesi è quello dei rapporti conflittuali tra professionisti economici e amministrazione fiscale.

In occasione dell’emanazione del decreto Bersani-Visco prima e della legge Finanziaria poi, i commercialisti hanno espresso il loro vivo disappunto per la mancanza di concertazione tra l’esecutivo e i due Ordini. Cosa tanto più grave dal momento che entrambi i provvedimenti hanno procurato un accrescimento notevole degli adempimenti a carico dei professionisti economici. L’annunciata presenza al congresso del viceministro delle Finanze, Vincenzo Visco, potrebbe fornire l’occasione per un chiarimento. E’ certo, in ogni caso, che i commercialisti ribadiranno la loro richiesta di istituzione di una Consulta permanente finanze-professioni economiche, annunciata da Visco a settembre e di cui si è poi persa traccia. Un luogo, ha dichiarato nei giorni scorsi il presidente del consiglio nazionale dei Ragionieri, William Santorelli, “nel quale confrontarsi in modo franco e costruttivo, senza edulcorare gli elementi di disaccordo, ma nel quale puntare a ricercare soluzioni praticabili e a ricostruire un clima di fiducia”. Che il clima tra le due parti non sia dei migliori non è del resto un mistero, visto il senso di vessazione più volte lamentato dai commercialisti nei confronti dell’amministrazione finanziaria e del ministero delle Finanze.

Una situazione che ha dato origine a diverse manifestazioni di protesta in tutto il Paese e ad iniziative quali la lettere aperte inviate da Santorelli prima al presidente del Consiglio Romano Prodi e poi allo stesso Visco. Proprio nella missiva indirizzata a Visco, il presidente dei Ragionieri annunciava che “qualora l’Esecutivo dovesse rinunciare ad inviare segnali di attenzione forti ed espliciti alle professioni economiche, potrebbero essere intraprese forme di protesta anche estreme, che pure sono lontane dalla nostra tradizione di responsabile civismo e moderazione”.

Si vedrà se i segnali d’attenzione reclamati dai commercialisti arriveranno proprio nel corso dell’assise romana.

 


seguici su:

 

Aderc & Facebook