Santorelli a Visco: subito la Consulta permanente Ministero–Professioni economiche. Situazione critica, non escludiamo forme di protesta estreme.

Istituire subito una Consulta permanente, come promesso da Visco a Settembre, per risolvere i tanti problemi sul tappeto tra Ministero delle Finanze e professionisti economici. Altrimenti lo stato di insofferenza di questi ultimi potrebbe portare a forme di protesta anche estreme.

E’ quanto afferma William Santorelli, presidente del Consiglio nazionale dei Ragionieri, in una lettera inviata al Viceministro Vincenzo Visco.
Nella missiva i Ragionieri ricordano come in un incontro svoltosi a settembre, Visco annunciò ai vertici della categoria l’istituzione di una Consulta permanente tra Ministero e professionisti economici.

“In quella circostanza”, scrive Santorelli, “pur in una fase di malcontento per alcune delle scelte compiute da Lei e dall’Esecutivo di cui fa parte, sottolineammo con piacere questa rilevante novità, che fu anche accompagnata da una sua esplicita apertura nei confronti di molte delle problematiche che le sottoponemmo”. “Il motivo per cui salutammo con favore l’ipotesi di creazione di una Consulta permanente” scrive Santorelli, “risiedeva nella convinzione che per uscire dalla criticità dei rapporti tra professioni economiche ed amministrazione finanziaria ci sia oggi urgente bisogno di un luogo di confronto franco e costruttivo, che non edulcori gli elementi di disaccordo ma che punti a ricercare soluzioni praticabili e a ricostruire un clima di fiducia”. “Purtroppo”, continua Santorelli, “gli impegni da lei assunti non hanno avuto alcun seguito. Nel frattempo cresce il senso di vessazione dei nostri iscritti nei confronti dell’amministrazione finanziaria e del ministero delle Finanze.

E’ questa una situazione che ha già prodotto, nelle scorse settimane, numerose forme di protesta in tutto il Paese e che ci ha spinti ad inviare, nei giorni scorsi, una lettera aperta al presidente del Consiglio, Romano Prodi, che rendesse ancor più chiara la gravità del momento”. “Negli ultimi mesi”, afferma Santorelli, “sono stati davvero troppi gli atti compiuti dall’esecutivo che hanno inciso pesantemente sulla vita degli studi dei professionisti economico-giuridico-contabili. Una lunga serie di incombenze, imposteci d’autorità e senza un preventivo confronto, mette sotto pressione le nostre strutture”. In questa situazione, e in assenza di novità, conclude Santorelli, il Consiglio nazionale dei Ragionieri “non può non sottolineare che, qualora l’Esecutivo dovesse ancora una volta rinunciare ad inviare segnali di attenzione forti ed espliciti alle professioni economiche, potrebbero essere intraprese forme di protesta anche estreme, che pure sono lontane dalla nostra tradizione di responsabile civismo e moderazione”.

 


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