Santorelli: “I commercialisti sono stanchi delle polemiche sull’Albo unico”

"Sulla interpretazione da dare al decreto 139/05 riguardo alla nascita della nuova professione di 'dottore commercialista ed esperto contabile' abbiamo più volte espresso il nostro punto di vista al Ministro Mastella, tra l'altro con una lettera di qualche settimana fa, nella quale ribadivamo la nostra convinzione che il testo normativo è assolutamente chiaro e non necessita di alcun intervento interpretativo. Altri, invece, pongono al Ministro un out out, chiedendogli di fatto di ratificare la propria "personalissima" interpretazione della norma, pena, addirittura, la messa in discussione dell'Albo unico. Un atteggiamento arrogante e protervo che si commenta da solo".

E' quanto afferma William Santorelli, in relazione alle nuove polemiche sorte sull'Albo unico e sul destino delle Casse di previdenza dei Dottori commercialisti e dei ragionieri.

"Mi limito a rilevare - continua Santorelli - che chi continua, a poco più di un mese dalle elezioni del primo Consiglio nazionale dell'Albo unico, a polemizzare con tanta acrimonia, ignora il sentimento di stanchezza e di insofferenza che queste beghe autoreferenziali hanno prodotto tra i nostri colleghi ed anche nell'opinione pubblica".

"Il mio auspicio - conclude Santorelli - è che si torni ad affrontare il tema del futuro previdenziale dei nostri iscritti con ragionevolezza, puntando a trovare soluzioni praticabili e non conflittuali. Credo sia giunto il momento, piuttosto, di riscoprire e valorizzare le nobili ragioni che ci portarono a progettare la nascita di una professione unitaria e di ritrovare l'orgoglio per aver saputo compiere un'operazione di portata storica, pensata soprattutto per fornire garanzie e prospettive ai giovani professionisti e un interlocutore qualificato e moderno ai cittadini-contribuenti, alla pubblica amministrazione e al sistema economico. Chiunque sarà chiamato a guidare l'Albo unico dovrà tener fede a questi impegni".

 


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