Un 2010 da protagonista per la categoria. Le anticipazioni sul Congresso di Napoli

Creazione di un organismo di mediazione del Consiglio nazionale, formazione di 5000 commercialisti, monitoraggio continuo della normativa. Cresce ancora l’impegno del Consiglio nazionale sul fronte della conciliazione e della mediazione civile, per arrivare pronti all’appuntamento con l’entrata in vigore delle nuove norme in materia, previsto per il marzo 2011. Questi e altri temi – dal fisco alla revisione legale dei conti, dalla comunicazione alla riforma delle professioni - sono stati al centro della relazione del Presidente nazionale del Consiglio nazionale, Claudio Siciliotti, all’Assemblea dei Presidenti, alla quale erano presenti ben 120 Ordini territoriali su 143 e otto associazioni di categoria.

Siciliotti ha ripercorso l’attività del Consiglio nazionale nei primi sei mesi del 2010, sottolineando innanzitutto l’accresciuta visibilità della categoria e il credito di cui gode presso istituzioni e parti sociali. Centrale, in questo primo scorcio d’anno, è stata, per il Consiglio nazionale, la comunicazione, sia con la prosecuzione della capillare campagna pubblicitaria su tutti i principali quotidiani nazionali, sia con una costante presenza sui media, che hanno mostrato un’attenzione e un  rispetto crescenti per il punto di vista della categoria. Siciliotti ha anche rimarcato la costante crescita di attenzione per Press, il mensile dei commercialisti.

Siciliotti ha poi ricordato l’impegno del Consiglio nazionale sui temi di natura fiscale. Due i risultati concreti di questa azione: l’ottenimento della risoluzione sulla deducibilità dal reddito dell’IVA afferente le spese di vitto e alloggio non documentate da fattura e l’ottenimento del differimento di venti giorni della scadenza per il versamento delle imposte sul reddito a saldo del 2009 e a primo acconto del 2010 da parte dei contribuenti soggetti agli studi di settore.

I commercialisti sono stati al centro del dibattito fiscale di questi mesi anche con i loro giudizi preoccupati sulla possibilità che il redditometro, il cui potenziamento era stato da loro ripetutamente auspicato, possa tramutarsi in una sorta di studi di settore per famiglie. Una eventualità che Siciliotti crede possa essere almeno in parte scongiurata, anche grazie alle sollecitazioni rivolte dalla categoria all’Agenzia delle Entrate. Altro fronte sul quale il Consiglio nazionale ha fatto sentire la sua voce è stato quello della concentrazione della riscossione nell’accertamento.

Sul fronte interno, poi, Siciliotti si è detto fiducioso sulla possibilità che il Consiglio di Stato possa a breve dare il suo via libera alla nuova tariffa professionale.

Ampio spazio, infine, alle anticipazioni sull’ormai prossimo secondo Congresso nazionale, in programma dal 21 al 23 ottobre prossimi a Napoli. A quell’appuntamento il Consiglio nazionale arriverà con quattro progetti “chiavi in mano”: l’innalzamento a norma di rango costituzionale dello Statuto del contribuente, la ristrutturazione dei debiti per chi non può fallire, la certificazione da parte dei commercialisti della capacità di credito per le PMI e la Società di lavoro professionale.

Al termine della relazione di Siciliotti, Giuliano Bond, consigliere tesoriere, ha presentato l’informativa sul conto consuntivo 2009 del Consiglio nazionale.

Infine, il Consigliere nazionale Felice Ruscetta ha tenuto un intervento nel quale ha illustrato i dettagli delle iniziative del Cndcec in tema di conciliazione e mediazione civile.

 


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