Summa interrompe le pubblicazioni. Un contributo all’Albo unico

 

Non sarà un arrivederci, ma non sarà nemmeno un addio. L'ultimo numero di Summa è veramente l'ultimo della serie. E non solo in senso di successione temporale, ma anche perché - con l'uscita di dicembre - il mensile dei ragionieri commercialisti italiani interrompe le sue pubblicazioni. Lo fa perché, con la nascita della nuova professione unificata, vede la luce una nuova rivista di dottori e ragionieri che raccoglierà il testimone della nostra esperienza di questi anni.

E' il nostro contributo, che ci auspichiamo portatore di tanti  frutti positivi, al progetto di unificazione, alla costruzione tra tutti i colleghi di una identità condivisa. Per questa ragione, dicevamo, non sarà un arrivederci. Ma non sarà nemmeno un addio. Perché non è nel nostro stile. Ed anche in questo ultimo numero, Summa non indugerà nella autocelebrazione. "Non è tempo di malinconie - scrive nel suo saluto il presidente del Consiglio Nazionale dei Ragionieri Commercialisti William Santorelli - ma di guardare avanti. Con la convinzione che la nuova rivista della professione unificata saprà testimoniare con vigore i valori etici e culturali della professione giuridico, economico, contabile. Con la certezza che nella casa comune porteremo con orgoglio la nostra storia, il nostro bagaglio di cultura e di esperienza, per metterlo, come sempre, al servizio del Paese".

Vi lasciamo, lasciatecelo dire, con un grande numero. Il tema centrale è l'Europa. Lo affrontiamo parlando della crisi di crescita dalla quale è affetto il Vecchio Continente, e delle possibilità concrete di sviluppo e di progresso che questa crisi porta con sé. "L'Europa infatti - scrive nel suo editoriale il direttore Lucia Starola - è piena di fermenti ed iniziative e non dimentica le sue radici, dalle quali riceve linfa e vigore. E' una Europa che trae la sua forza dalle diversità. Proprio come la nuova professione unica dei dottori commercialisti ed esperti contabili". E ancora, cogliendo un altro parallelismo tra Europa e Professioni, Lucia Starola commenta la sentenza della Corte Europea di Giustizia sulla detraibilità dell'Iva sugli acquisti degli autoveicoli aziendali. "Una sentenza particolarmente dura, scrive il direttore di Summa, che denota il livello di fastidio con cui le istituzioni comunitarie accolgono gli inadempimenti italiani alle regole europee".

Questo e tanti altri, i contenuti e gli approfondimenti di questo numero che vi invitiamo a leggere e a conservare. Non mancano i grandi contributi e le grandi firme. Franco Venturini, editorialista del Corriere della Sera, introduce il tema europeo, con un editoriale dal titolo "L'Europa si riposa". Tocca poi ad Umberto Broccoli, noto conduttore radiofonico del programma "Con parole mie", illustrarci alla sua maniera - con pensieri, parole e citazioni famose - una lettera entusiasmante alla vecchia, cara Europa. Segnaliamo, inoltre, una intervista al Ministro delle Politiche Comunitarie, Emma Bonino, che in esclusiva per Summa parla delle nuove direttive europee, ma anche della necessità di avvicinare le istituzioni europee ai cittadini. E per sottolineare in che modo, dopo lo stop alla Costituzione Europea da parte di Francia e Olanda, ci sia bisogno di una nuova ripartenza.  Grandi firme e riflessioni di grande prestigio anche per la parte tecnico-giuridico-economica di questo numero.

Difficile citare tutti i contributi pubblicati in questo numero (nella sola parte in esame proponiamo un numero di ben 26 articoli!) a firma di grandi esperti: come Antonio Zurzolo ("Finalità, attività e programmi dell'OIC"), Antonio Preto ("La circolazione dei professionisti in Europa"), Giovanni Figà Talamanca ("Armonizzazione del diritto societario"), Piergiorgio Valente ("Tassazione dei dividendi transfrontalieri"), Marco Piazza ("I conflitti possibili").

Non mancano poi i contributi di chi, in tutti questi anni di lavoro insieme, ha seguito con continuità l'attività di Summa arricchendola con il proprio contributo e le proprie riflessioni: Raffaele Rizzardi (uno dei più affezionati "amici di Summa" che ha scritto un articolo sull' "IVA in Europa: situazione e prospettive"), Pietro Portaluppi ("Bilancio in forma abbreviata"), Stefano Marchese ("Interessi e royalty"), Franco Roscini Vitali ("Bilanci più internazionali"), Stefano Comellini ("I nuovi termini di prescrizione dei reati fiscali"). Si tratta di vecchi e nuovi compagni di viaggio che hanno voluto onorare l'ultimo numero di Summa con i propri studi ed i propri contributi.

Tra i "compagni di viaggio" più affezionati di Summa c'è senz'altro Gianfranco Padoan che consegna al nostro ultimo numero alcuni flash sulla Cina. E a questo punto il lettore si chiederà cosa c'entra con l'Europa? Si tratta di un grande Paese con il quale l'Europa sta già facendo i conti e con il quale dovrà sempre più confrontarsi nel prossimo immediato futuro. "Non è difficile intuire un altro parallelo con la nostra professione - ragiona Lucia Starola - che ormai  deve competere non solo a livello europeo". Come dire che tutto si tiene, e tutto si confronta: i continenti, gli Stati, le leggi, le professioni. Anche un mondo come la Cina che, fino a qualche anno fa, ci sembrava lontanissimo e che proprio su Summa osammo definire quattro anni fa "non più tanto lontano".

Si aprono insomma nuovi orizzonti, nuove frontiere, nuove possibilità. Anche per la nostra professione. Ecco perché Summa si chiude con un doveroso omaggio al primo congresso unitario che si è celebrato a Roma nello scorso mese di novembre. Abbiamo voluto intitolare questo articolo "La carica dei centomila", alludendo alla straordinaria potenza numerica che la nuova professione sprigionerà nel nostro Paese. Ma siamo convinti, e lo siamo sempre stati, che la forza delle idee è superiore alla pura e semplice forza dei numeri. E' quello che abbiamo sempre fatto nei decenni della nostra storia. Ed è quello che vogliamo continuare a fare, con altri strumenti, con altre prospettive, uniti da quello che siamo stati per diventare quello che saremo.

(Italia Oggi, 6 dicembre 2006)

 


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